Le stabilizzazioni in situ a calce e cemento rappresentano una soluzione innovativa ed efficace per migliorare le caratteristiche dei terreni. Questo processo è essenziale per garantire la sicurezza e la durabilità delle costruzioni e delle infrastrutture. Asfalti Piovese è leader nel settore e offre servizi di alta qualità e soluzioni su misura per ogni esigenza.
Servizio di stabilizzazione terreni
Cosa sono le stabilizzazioni in situ a calce e cemento?
Le stabilizzazioni in situ a calce e cemento sono tecniche di miglioramento del terreno che prevedono l’applicazione di calce o cemento direttamente sul sito di costruzione. Questo metodo permette di migliorare la resistenza e la stabilità del terreno, riducendo la sua compressibilità e aumentando la sua capacità portante.
Procedura e tecnologie utilizzate
Tecniche di stabilizzazione a calce
La stabilizzazione a calce prevede l’applicazione di calce idrata o calce viva sul terreno, seguita da una miscelazione approfondita. Questo processo migliora le proprietà geotecniche del terreno, rendendolo più stabile e resistente.
La tecnica della stabilizzazione in situ a calce è utilizzata in caso di terre incoerenti o poco portanti. Sfrutta, infatti, l’interazione tra il legante e le particelle umide dell’argilla per comportare un indurimento dell’impasto. Di conseguenza, incrementa la portanza del piano trattato.
Solitamente, la stabilizzazione avviene su strade di campagna e su piani di posa dei rilevati stradali. È impiegata anche su aree destinate a urbanizzazioni e/o nuove costruzioni.
Tecniche di stabilizzazione a cemento
La stabilizzazione a cemento coinvolge l’aggiunta di cemento al terreno e la sua miscelazione per formare una matrice solida e duratura. Questa tecnica è particolarmente efficace per aumentare la resistenza del terreno alle sollecitazioni meccaniche.
Questa tecnica è utilizzata principalmente per migliorare la capacità portante di fondazioni stradali instabili e per migliorare la qualità e la conseguente classificazione dei materiali.
Tecniche di stabilizzazione a calce e cemento
Le due tecniche di stabilizzazione a calce e cemento possono essere combinate. Per esempio, si può iniziare stabilizzando a calce per 40/50 cm un piano di posa con componenti limo-argillose. Poi, successivamente, si interviene sullo strato più superficiale per 20/30 cm con la stabilizzazione a cemento.
La stabilizzazione però, prima di essere effettuata, ha necessità di uno studio preliminare in laboratorio. Questo passaggio è fondamentale per definire il quantitativo corretto di calce o di cemento da miscelare con il terreno. È necessario anche per il calcolo della relativa percentuale di acqua da aggiungere in fase di lavorazione.
Tipologie di stabilizzazioni offerte
Stabilizzazione dei terreni
Questo tipo di stabilizzazione è ideale per migliorare la capacità portante del terreno, rendendolo adatto a supportare strutture pesanti (e garantire quindi la sicurezza e la stabilità delle costruzioni).
Stabilizzazione dei pendii
La stabilizzazione dei pendii è cruciale per prevenire frane e smottamenti, assicurando la sicurezza delle aree circostanti. Attraverso l’uso di calce e cemento, i pendii diventano più resistenti all’erosione e alle sollecitazioni ambientali.
Stabilizzato drenante
Lo stabilizzato drenante combina le proprietà meccaniche del terreno con una maggiore capacità di drenaggio, riducendo il rischio di accumulo di acqua e migliorando la stabilità complessiva del sito.
Scopri i nostri interventi
Applicazioni delle stabilizzazioni in situ
Urbanizzazione primaria
Le stabilizzazioni in situ sono essenziali per i progetti di urbanizzazione primaria, garantendo che le strade, i marciapiedi e altre infrastrutture siano costruiti su basi solide e durature.
Progetti infrastrutturali
Le tecniche di stabilizzazione a calce e cemento sono ampiamente utilizzate nei progetti infrastrutturali, come la costruzione di autostrade, ferrovie e ponti, migliorando la qualità e la sicurezza delle opere realizzate.
Vantaggi delle stabilizzazioni in situ
- risparmio economico perché riducono la necessità di apportare nuovi materiali;
- efficienza perché migliorano rapidamente le caratteristiche meccaniche del terreno;
- sostenibilità perché diminuiscono l’impatto ambientale grazie al riutilizzo del terreno esistente;
- durabilità perché aumentano la vita utile delle infrastrutture.